Malattia di Parkinson, Alzheimer, Disturbi sulla capacità di intendere e volere e Scrittura
La scrittura può avere una valenza clinica? In altre parole si può dalla scrittura poter prevedere l’inizio di una malattia neurologica o seguirne l’evoluzione? Le attualissime scoperte delle neuroscienze hanno trovato e studiato i rapporti tra problemi neuronali e sistemi emozionali e comportamentali, e la scrittura, come segno tangibile e assolutamente personale di una sofferenza, di un degrado psicofisico, potrebbe diventare un elemento importante di valutazione di un problema clinico e l’espressione degli elementi disfunzionali che hanno portato quella determinata persona a quel determinato stato patologico.In perizia grafica spesso i consulenti si trovano di fronte a problemi di questo tipo, testamenti o firme fatti da soggetti anziani, malati o semplicemente condizionati da stati di solitudine e vecchiaia e non sono molti gli studi fatti, in modo scientifico e statistico, sui rapporti che esistono tra l’espressione della scrittura e la degenerazione mentale o fisica. Il Convegno propone un aggiornamento su questi temi, alcuni recentissimi, fatti non solo da grafologi di fama e di grande esperienza, ma anche da medici specializzati, bioingegneri, psicobiologi e docenti universitari. I risultati di queste ricerche fatte in interazione e in collaborazione tra la grafologia e le altre scienze, saranno esposti con molti esempi, dati clinici, statistiche, caratteristiche grafiche dei vari stadi delle malattie.